Un quiz veloce per voi: “Qual è la macchina più veloce degli anni ’90?”. Un piccolo aiuto: è una macchina britannica!
La parola d’ordine degli anni ’90 era “velocità”, anzi “massima velocità”. Ma la sete di velocità non è nata negli anni ’90. Il desiderio di macchine sempre più veloci è nato in pratica con l’invenzione della prima auto.
In Italia, ricordiamo uno degli straordinari modelli della famosa casa costruttrice Lamborghini, la “Diablo”, in grado di raggiungere una velocità massima di 325 km/h e di accelerare da 0 a 100 km/h in appena 4 secondi. La casa costruttrice aveva già prodotto le auto più veloci al mondo, ma la Diablo fu la prima Lamborghini a superare il limite di 320 km/h.
Ma torniamo al nostro quiz: “Qual è la macchina più veloce degli anni ’90?”. Se avete risposto la Jaguar XJ220, ci siete andati vicino. Se avete risposto la McLaren F1 (Road Car), potete darvi una pacca sulla spalla. La McLaren F1 presentava un design esclusivo con il guidatore posizionato al centro del veicolo. Alimentata da un motore V12 da 6.1 litri, la McLaren F1 non solo ha raggiunto il traguardo dei 320 km/h ma lo ha anche superato, ottenendo una velocità massima di 386 km/h!
Ma non potete dichiararvi vincitori perché, nonostante sia un prodigio dell’ingegneria automobilistica, la McLaren F1 non è la macchina britannica più veloce prodotta negli anni ’90. Il primato va infatti al Thrust SSC che il 15 ottobre 1997, nel deserto di Black Rock, raggiunse l’incredibile velocità massima di 1228 km/h. 26 anni dopo, il Thrust SSC detiene ancora il record di velocità terrestre di un’automobile. Il Thrust SSC completò due corse entro un tempo prestabilito coprendo la distanza di un miglio lanciato e fu anche la prima auto ad aver superato il muro del suono. Nel superare il muro del suono, il Thrust SSC generò un boato sonico che fu avvertito chiaramente in tutto il deserto. Le caratteristiche tecniche del Thrust SSC sono eccezionali: 16,5 metri di lunghezza, 10 tonnellate di peso e due motori Rolls Royce Spey con post-bruciatori e turboventole in grado di fornire una potenza totale di 223 kN, equivalente a circa 102.000 cavalli.
Sebbene non fosse concepito per l’accelerazione, era in grado di raggiungere 160 km/h in circa 4 secondi e, alla velocità massima, consumava 18 litri di carburante al secondo.
L’interesse per i record di velocità è scemato e al giorno d’oggi si parla molto di più di consumi, ma c’è ancora un barlume di speranza per il traguardo del prossimo record di velocità terrestre: 1600 km\h. Sono vari anni che si sta tentando con difficoltà di realizzare questo obiettivo. Per ottenere una velocità eccezionale, è necessario disporre di una tecnologia eccezionale, ma, chiedete a qualsiasi ingegnere degno di questo nome e vi risponderà probabilmente che quello che serve veramente sono i dati e in quantità abbondante.